Il cetriolo (Cucumis Sativus) è un ortaggio, originario dell'India, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae. In Italia non si trova allo stato spontaneo, si semina in aprile-maggio in terreno ricco e ben concimato e richiede abbondante irrigazione.
Se ne utilizzano i frutti (si raccolgono durante l'estate, circa 3 mesi dopo la semina) ed i semi (quando i frutti sono a completa maturazione).
I frutti vengono consumati freschi oppure conservati sott'aceto; i semi si tolgono dalla polpa e si lasciano essiccare all'ombra, successivamente si conservano in barattoli di vetro al riparo dall'umidità.
Per l'acquisto scegliere cetrioli freschi, sani, con la buccia senza striature, lesioni, ammaccature e di un bel colore verde.
PANE E PIZZA
Il cetriolo (Cucumis Sativus) è un ortaggio, originario dell'India, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae. In Italia non si trova allo stato spontaneo, si semina in aprile-maggio in terreno ricco e ben concimato e richiede abbondante irrigazione.
Se ne utilizzano i frutti (si raccolgono durante l'estate, circa 3 mesi dopo la semina) ed i semi (quando i frutti sono a completa maturazione).
I frutti vengono consumati freschi oppure conservati sott'aceto; i semi si tolgono dalla polpa e si lasciano essiccare all'ombra, successivamente si conservano in barattoli di vetro al riparo dall'umidità.
Per l'acquisto scegliere cetrioli freschi, sani, con la buccia senza striature, lesioni, ammaccature e di un bel colore verde.

Si raccoglie a fine estate e se ne utilizzano i bulbi (la parte interrata).
Per la conservazione vengono estirpate le piante e lasciate sul campo alcuni giorni per far seccare le foglie esterne. Successivamente si legano a mazzi e si conservano appesi in luogo fresco e asciutto.
Alcune varietà, come quelle di piccola dimensione, vengono conservate sott'aceto o in agrodolce.

Si raccoglie a fine estate e se ne utilizzano i bulbi (la parte interrata).
Per la conservazione vengono estirpate le piante e lasciate sul campo alcuni giorni per far seccare le foglie esterne. Successivamente si legano a mazzi e si conservano appesi in luogo fresco e asciutto.
Alcune varietà, come quelle di piccola dimensione, vengono conservate sott'aceto o in agrodolce.
Pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. Per il suo insediamento richiede terreni ricchi di sale, in passato veniva sfruttata per ricavare carbonato di sodio estratto dalle sue ceneri dopo combustione.
Ha un sapore leggermente amaro, va lavata accuratamente per la sua tendenza a trattenere sabbia.
Prevalentemente viene consumata bollita o cotta a vapore.