Il mandorlo (Prunus L.) è un albero largamente coltivato in tutta l'area mediterrana a clima mite. Non resiste bene al freddo quindi, in caso di gelate, perde i fiori e non produce frutti.
La pianta viene coltivata principalmente per il suo seme, la mandorla, ma di alcune varità di mandorlo si utilizza anche il legno e l'endocarpo (parte più interna del frutto che racchiude il seme).
I frutti hanno una forma ovale appuntita, shiacciata, con buccia verdognola, pelosa, e nocciolo legnoso contenente 1 seme (mandorla) raramente 2.
INGREDIENTI
Il mandorlo (Prunus L.) è un albero largamente coltivato in tutta l'area mediterrana a clima mite. Non resiste bene al freddo quindi, in caso di gelate, perde i fiori e non produce frutti.
La pianta viene coltivata principalmente per il suo seme, la mandorla, ma di alcune varità di mandorlo si utilizza anche il legno e l'endocarpo (parte più interna del frutto che racchiude il seme).
I frutti hanno una forma ovale appuntita, shiacciata, con buccia verdognola, pelosa, e nocciolo legnoso contenente 1 seme (mandorla) raramente 2.
L'arancio, Citrus sinensis L., è una pianta, appartenente alla famiglia delle Rutacee, il cui frutto è l'arancia detta comunemente arancia dolce per differenziarla dall'arancia amara, frutto del Citrus bigaradia L..
L'arancia dolce è quella di più comune utilizzo alimentare. L'arancia amara si usa per i canditi, la sua polpa per la preparazione di marmellate e conserve, la sua buccia per liquori amari come il curacao.
Per la sua grande resistenza l'arancio amaro è usato come portainnesto per quasi tutte le specie di agrumi.
L'enorme pregio del frutto di questo albero è l'elevato contenuto di vitamina C. La vitamina C, in quanto antiossidante, rallenta l'invecchiamento delle cellule del corpo ed è inoltre fondamentale per l'organismo in quanto potenzia il sistema immunitario e aiuta a fissare il ferro.
Particolarmente ricche di acqua predispongono al senso di sazietà e sono quindi delle ottime alleate per il mantenimento del peso forma.
L'arancio, Citrus sinensis L., è una pianta, appartenente alla famiglia delle Rutacee, il cui frutto è l'arancia detta comunemente arancia dolce per differenziarla dall'arancia amara, frutto del Citrus bigaradia L..
L'arancia dolce è quella di più comune utilizzo alimentare. L'arancia amara si usa per i canditi, la sua polpa per la preparazione di marmellate e conserve, la sua buccia per liquori amari come il curacao.
Per la sua grande resistenza l'arancio amaro è usato come portainnesto per quasi tutte le specie di agrumi.
L'enorme pregio del frutto di questo albero è l'elevato contenuto di vitamina C. La vitamina C, in quanto antiossidante, rallenta l'invecchiamento delle cellule del corpo ed è inoltre fondamentale per l'organismo in quanto potenzia il sistema immunitario e aiuta a fissare il ferro.
Particolarmente ricche di acqua predispongono al senso di sazietà e sono quindi delle ottime alleate per il mantenimento del peso forma.
Il cacao (Theobroma cacao L.) è un albero appartenente alla famiglia delle Sterculiacee.
Ha un fusto arboreo con ramificazioni aperte, le foglie sono semplici e molto grandi, i fiori sono molto piccoli, bianchi oppure rosati, i frutti sono bacche con un rivestimento carnoso di colore giallo (internamente una capsula legnosa contiene diversi semi).
Originario dell'America tropicale, da noi il cacao non è coltivabile a causa del clima quindi si utilizza come prodotto d'importazione tutto l'anno.
Se ne utilizza il frutto quando giunge a maturità. Questo contiene da 30 a 50 semi immersi in una polpa molle. I semi, passati nelle presse, danno luogo ad una massa densa da cui si ottengono cacao in polvere e burro di cacao; il burro di cacao si ricava dalla parte più grassa che costituisce circa il 55% del seme.
La polvere si conserva al riparo dall'umidità in barattoli evitando in tal modo la formazione di grumi.