Carciofo
Il carciofo (Cynara scolymus L.), è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Composite.
Possiede un fusto rigido ed eretto, ramificato dalla base.
Le foglie sono alterne, molto lunghe e di consistenza molle.
Non esiste allo stato spontaneo ma viene esclusivamente coltivato o per talea di un tratto di fusto munito di gemme, o per polloni (getti che nascono alla base della pianta).
Questa pianta non necessita di particolari cure ma va protetta dal freddo invernale e preferisce terreni soleggiati.
In medicina se ne utilizzano le foglie e il rizoma; in cucina il fiore in boccio chiuso.
Le foglie si raccolgono in primavera e si conservano in sacchetti dopo averle fatte essiccare all'ombra; il rizoma si raccoglie in estate e si conserva chiudendolo in barattoli di vetro dopo averlo tagliato a rondelle e fatto essiccare al sole; il boccio si raccoglie prima della fioritura e può essere conservato surgelato oppure sott'olio.
Il carciofo è precisamente un derivato del cardo selvatico ottenuto mediante diverse selezioni e incroci. L'esattezza temporale di quando si sia ottenuto questo derivato non è nota.
Sono invece note, fin dall'antichità, le virtù terapeutiche di questa pianta, soprattutto nel caso di malattie epatiche.
Le sue proprietà farmacologiche sono poi state confermate dai più recenti studi scientifici. Nel 1954 è stata infatti isolata la cinarina, una sostanza attiva presente soprattutto nelle foglie e nel gambo, chimicamente derivante dalla condensazione di due unità di acido caffeico (un acido che ha proprietà antibiotiche verso alcuni germi patogeni intestinali) ed una di acido chinico (una sostanza che riduce la formazione di acido urico nell'organismo).
I carciofi hanno pochissime calorie e tante fibre nonchè un'ottima quantità di ferro, potassio, calcio, magnesio, fosforo. Sono disintossicanti, diuretici ed hanno la capacità di regolare l'appetito: per questo sono consigliati in caso di colesterolo elevato, diabete, sovrappeso, cellulite, ipertensione.
ATTENZIONE: deve essere consumato con moderazione dalle donne che allattano poichè contiene sostanze che rendono il latte amaro, meno fluido e meno abbondante.
- Per chi accusa fastidi legati a disfunzioni epatiche come alitosi, dolori al fianco destro, sonnolenza dopo i pasti, è consigliata una buona tisana , reperibile in commercio, a base di carciofo oppure l'assunzione del succo fresco ottenuto spremendo le foglie.
- Per depurare l'organismo e tenere sotto controllo il colesterolo un'ottima strategia è quella di consumare l'infuso di carciofo. Lo potete preparare facilmente lavando bene 2 belle foglie, tagliandole a piccoli pezzi, ponendole in una caraffa e versandovi sopra un litro di acqua bollente. Lasciate trascorrere 10' quindi filtrate. Bevetene un bicchiere prima di colazione, uno prima di pranzo e uno prima di cena per 3 settimane.
- In casi di gonfiore post-prandiale e per favorire la digestione: versate in un pentolino una tazza di acqua, un cucchiaino di radice di zenzero fresca che avrete ridotto in piccolissimi pezzetti, portate ad ebollizione per 3'. Spegnete il fuoco e aggiungete mezza foglia di carciofo precedentemente lavata e tagliuzzata in piccole parti quindi attendete 6'. Filtrate, dolcificate a piacere e bevete a fine pasto.