Caffè

Fondi di caffè

Il caffè è dato dal seme di Coffea arabica L. appartenente alla famiglia delle Rubiacee.
Originario del Sudan e degli altipiani d'Etiopia, viene coltivato in molte regioni della fascia tropicale e subtropicale. Da noi non può essere coltivato a causa del clima ma se ne possono trovare degli esemplari negli orti botanici.
La pianta è un arbusto che può avere un'altezza tra i 4 e gli 8 metri (in coltivazione viene tenuto a circa 2 metri). Ha un fusto sottile con rami aperti sin dalla base che gli danno un aspetto cespuglioso.
Le foglie sono sempreverdi, opposte e coriacee.
I fiori sono bianchi e leggermente profumati, riuniti in gruppetti all'attaccatura delle foglie.
Il frutto, una drupa, simile ad una piccola ciliegia di colore rosso nella cui polpa sono presenti due semi ovoidali, viene raccolto a maturazione completa.

Dopo la raccolta il seme viene separato dalla polpa mediante essiccazione all'aria calda, al sole o mediante un processo di fermentazione della durata di 14-42 ore.
Il chicco di caffè ottenuto viene infine tostato a 200-250°C. Questo processo conferisce al caffè la colorazione e l'aroma. Il prodotto viene conservato in barattoli al riparo dall'umidità. 
L'aroma del caffè è dovuta al caffeolo, un olio che per metà è costituito da furfurolo con tracce di acido valerianico, fenolo e piridina.
Tra le proprietà più importanti ci sono quella antiossidante, antibatterica, ipoglicemizzante e coadiuvante la perdita di peso.
Il caffè contiene più di 100 sostanze tra cui caffeina (1-2%) in combinazione con acido clorogenico, un olio volatile, glucosio, destrina, tannini, trigonellina.
La caffeina è responsabile di un aumento transitorio della pressione arteriosa ma è stato dimostrato, nonostante questo, che l'assunzione quotidiana senza eccessi può avere effetti positivi sia sulla pressione che sul cuore.
L'acido clorogenico è responsabile di un effetto positivo sul metabolismo del glucosio (abbassamento del rischio di diabete di tipo 2). Questo effetto, insieme a quello termogenico della caffeina, è responsabile anche dell'azione normalizzante del peso.
I terpeni determinano l'aumento delle LDL e dei trigliceridi nel sangue.
Il caffè viene utilizzato per preparare una bevanda che ha caratteristiche stimolanti.
Gli effetti eccitanti del caffè sono prevalentemente dovuti alla caffeina e, in minima parte, al caffeolo ed all'acido clorogenico.
Il caffè decaffeinato contiene non oltre lo 0,08% di caffeina.
Una tazzina di caffè contiene tra i 100 ed i 150mg di caffeina; una tazza di caffè solubile ne contiene tra i 25 ed i 100. In comparazione una tazza di tè ne contiene 60-75mg mentre 33mL di cola tra i 40 ed i 60mg.

 
I CONSIGLI DEL FARMACISTA

- Essendo il caffè un alimento nervino, come tale stimola sia l'attività fisica che intellettiva. Ha numerosi effetti benefici: ottimo stimolante, attiva la digestione lenta ed è un buon coadiuvante nei casi di abuso o di intossicazione da alcol.
- Non dovrebbe abusarne chi soffre di gastrite, colite, ulcera, acidità di stomaco.
- L'azione tonica sul sistema nervoso può essere negativa per soggetti ansiosi ed irritabili.
- Non è consigliabile in gravidanza.
- Il caffè non filtrato ha effetti negativi sul colesterolo.
- Riducendo l'assorbimento del calcio è importante non abusarne soprattutto in menopausa ed in caso di osteoporosi.
- Va tenuto conto che la caffeina può aumentare gli effetti avversi di alcuni farmaci co-somministrati come la fluvoxamina, la clozapina, la mexiletina in quanto condivide con essi lo stesso sito di metabolizzazione microsomiale (CYP450 1A2).
- L'assunzione di caffeina è sconsigliata durante la terapia con antibiotici chinolonici poichè alcuni di questi possono inibire, con un meccanismo dose-dipendente, la clearance epatica da caffeina.
- La caffeina riduce i livelli plasmatici di litio quindi interferisce con la terapia a base di questo farmaco.
- Gli effetti clinici e la durata d'azione della caffeina possono essere aumentati dal succo di pompelmo in quanto quest'ultimo inibisce il metabolismo da parte del citocromo P450.
- I livelli di caffeina nel sangue possono essere aumentati dalla contemporanea assunzione di contraccettivi orali.

 

 


Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erbe-medicinali/noce.html

 

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